Citazione:
Il mondo si è diviso: ci siamo noi, quelli di Černobyl’, e ci siete voi, tutte le altre persone. L’ha notato? Qui nessuno mette l’accento sulla nazionalità: io sono bielorusso, io ucraino, io russo. Sia chiamano tutti “černobyliani”… “Siamo di Černobyl'”, “Io sono uno di Černobyl'”… Come se fosse un popolo a parte… Una nuova nazione…
Citazione:
Il viaggio che per caso mi aveva portato in una piccola città portuale del golfo di Riga, risvegliò la mia curiosità per quei paesi situati nell’angolo meno definito d’Europa. La calma del Baltico, l’orgoglio dei baltici, quella fierezza che Huig, con l’occhio accorto dell’uomo di mare, aveva saputo cogliere con tanta sicurezza al primo sguardo mi hanno dato voglia di saperne di più.
Citazione:
La signora Vauquer, nata de Conflans, è una vecchia donna che, da quarant'anni, conduce a Parigi una pensione borghese situata in via Neuve-Sainte-Geneviéve, tra il quatier latino e il sobborgo Saint-Marceau. La pensione, conosciuta sotto il nome di Casa Vauquer, accoglie senza distinzione uomini e donne, giovani e vecchi, senza che la maldicenza abbia mai potuto fare appunti alla moralità di questa rispettabile casa.
Citazione:
Qui le rovine convivono con la città. Ed è questo ad affascinare molti viaggiatori e scrittori di viaggio. Ma le antenne della città ricordano ai suoi abitanti sensibili che la forza e la ricchezza del passato sono scomparse insieme a quella cultura, e il presente è povero e confuso e non si può confrontare con il passato. Questi monumenti, ormai inglobati nell’ambiente per la loro trascuratezza, in mezzo alla sporcizia, alla polvere e al fango, proprio come le case signorili della mia infanzia che sono bruciate una dopo l’altra, non ci concedono neanche il piacere dell’orgoglio.
Citazione:
Lady Brett Ashley prende il braccio di Jake, a fine pranzo:
«Non ubriacarti, Jake, non ubriacarti».
«Vogliamo fare un giro?», dissi. «Vogliamo fare un giro per la città?».
«Bene» Brett disse. «Non ho visto Madrid. Ho voglia di vedere Madrid».
Citazione:
L’anno moriva, assai dolcemente. Il sole di San Silvestro spandeva non so che topor velato, mollissimo, aureo, quasi primaverile, nel cielo di Roma. Tutte le vie erano popolose come nelle domeniche di maggio. Su la piazza Barberini, su la piazza di Spagna una moltitudine di vetture passava in corsa traversando; e dalle piazze il romorio confuso e continuo, salendo alla Trinità de’ Monti, alla via Sistina, giungeva fin nel palazzo Zuccari, attenuato. Le stanze andavansi empiendo a poco a poco del profumo che esalavan ne’ vasi i fiori freschi.
Citazione:
L’anno moriva, assai dolcemente. Il sole di San Silvestro spandeva non so che topor velato, mollissimo, aureo, quasi primaverile, nel cielo di Roma. Tutte le vie erano popolose come nelle domeniche di maggio. Su la piazza Barberini, su la piazza di Spagna una moltitudine di vetture passava in corsa traversando; e dalle piazze il romorio confuso e continuo, salendo alla Trinità de’ Monti, alla via Sistina, giungeva fin nel palazzo Zuccari, attenuato. Le stanze andavansi empiendo a poco a poco del profumo che esalavan ne’ vasi i fiori freschi.
Citazione:
È così che pesa Roma, ma con un peso sensibile e leggero, la si porta sul cuore come un corpo di fontane, di giardini e di cupole, si respira sotto di lei, un po’ oppressi ma stranamente felici. Questa città relativamente piccola, ma le cui prospettive aeree esplodono a volte a un angolo di strada... dopo tanti anni in una città senza luce, e tanti risvegli nella nebbia, mi nutro senza posa di questa linea di alberi e cieli che dalla Porta Pinciana arriva sino a Trinità dei Monti, e dietro la quale Roma srotola le sue cupole e il suo disordine… e poi quel colle meraviglioso del Palatino di cui nulla sciupa il silenzio, la pace, un mondo sempre nascente e perfetto, cominciavo a ritrovare me stesso… lo si sente sulla Via Appia, dove, pur essendo arrivato nel tardo pomeriggio, mi sentivo, passeggiando, con il cuore talmente pieno che in quel momento sarei potuto morire... splendida mattinata a Villa Borghese. La luce delle mattine d’Algeria che scivola tra gli aghi sottili dei pini e li taglia uno dopo l’altro…quando si è visto tutto, o almeno tutto ciò che era possibile vedere, passeggiare senza sforzarsi di sapere è una felicità perfetta… Moravia mi aveva già parlato del Caravaggio uomo… la luce di Roma è invece rotonda, brillante e morbida. Fa pensare ai corpi… la sera vedo Moravia”
Citazione:
È così che pesa Roma, ma con un peso sensibile e leggero, la si porta sul cuore come un corpo di fontane, di giardini e di cupole, si respira sotto di lei, un po’ oppressi ma stranamente felici. Questa città relativamente piccola, ma le cui prospettive aeree esplodono a volte a un angolo di strada... dopo tanti anni in una città senza luce, e tanti risvegli nella nebbia, mi nutro senza posa di questa linea di alberi e cieli che dalla Porta Pinciana arriva sino a Trinità dei Monti, e dietro la quale Roma srotola le sue cupole e il suo disordine… e poi quel colle meraviglioso del Palatino di cui nulla sciupa il silenzio, la pace, un mondo sempre nascente e perfetto, cominciavo a ritrovare me stesso… lo si sente sulla Via Appia, dove, pur essendo arrivato nel tardo pomeriggio, mi sentivo, passeggiando, con il cuore talmente pieno che in quel momento sarei potuto morire... splendida mattinata a Villa Borghese. La luce delle mattine d’Algeria che scivola tra gli aghi sottili dei pini e li taglia uno dopo l’altro…quando si è visto tutto, o almeno tutto ciò che era possibile vedere, passeggiare senza sforzarsi di sapere è una felicità perfetta… Moravia mi aveva già parlato del Caravaggio uomo… la luce di Roma è invece rotonda, brillante e morbida. Fa pensare ai corpi… la sera vedo Moravia”
Citazione:
È così che pesa Roma, ma con un peso sensibile e leggero, la si porta sul cuore come un corpo di fontane, di giardini e di cupole, si respira sotto di lei, un po’ oppressi ma stranamente felici. Questa città relativamente piccola, ma le cui prospettive aeree esplodono a volte a un angolo di strada... dopo tanti anni in una città senza luce, e tanti risvegli nella nebbia, mi nutro senza posa di questa linea di alberi e cieli che dalla Porta Pinciana arriva sino a Trinità dei Monti, e dietro la quale Roma srotola le sue cupole e il suo disordine… e poi quel colle meraviglioso del Palatino di cui nulla sciupa il silenzio, la pace, un mondo sempre nascente e perfetto, cominciavo a ritrovare me stesso… lo si sente sulla Via Appia, dove, pur essendo arrivato nel tardo pomeriggio, mi sentivo, passeggiando, con il cuore talmente pieno che in quel momento sarei potuto morire... splendida mattinata a Villa Borghese. La luce delle mattine d’Algeria che scivola tra gli aghi sottili dei pini e li taglia uno dopo l’altro…quando si è visto tutto, o almeno tutto ciò che era possibile vedere, passeggiare senza sforzarsi di sapere è una felicità perfetta… Moravia mi aveva già parlato del Caravaggio uomo… la luce di Roma è invece rotonda, brillante e morbida. Fa pensare ai corpi… la sera vedo Moravia”
Citazione:
La Bbocca de la Verità
In d’una cchiesa sopra a ’na piazzetta
un po’ ppiú ssù dde Piazza Montanara
pe la strada che pporta a la Salara,
c’è in nell’entrà una cosa bbenedetta.
Pe ttutta Roma cuant’è llarga e stretta
nun poterai trovà ccosa ppiú rrara.
È una faccia de pietra che tt’impara
chi ha ddetta la bbuscía, chi nnu l’ha ddetta.
S’io mo a sta faccia, c’ha la bbocca uperta,
je sce metto una mano, e nu la strigne,
la verità dda mé ttiella pe ccerta.
Ma ssi fficca la mano uno in buscía,
èssi sicuro che a ttirà nné a spigne
cuella mano che llí nnun viè ppiú vvia.
Citazione:
Caster Zant’Angelo
Quer dottor de Saspirito in zottana
c’a Ttuta, aggratis, je guarì la tiggna,
che ll’anpassato la portò a la viggna
e st’agosto j’ha ffatto da mammana,
disce che, a la Repubbrica Romana,
lassù, ppe vvia de ’na frebbe maliggna
c’era invesce dell’angelo una piggna
e Ccastello era la gran mola driana.
Accidenti! che buggera de mola!
Averanno impicciato tutt’er fiume
co li rotoni de sta mola sola!
Oh vvarda, cristo!, come va er custume!
Mascinà pprima er grano pe la gola,
eppoi pell’occhi fà ggirelli e ffume!
Citazione:
Le ggiurisdizzione
È un gran birbo futtuto chi sse lagna
de le cose ppiú mmejjo der Governo.
Come! ner cor de Roma cuel’inferno
de le puttane de Piazza de Spagna?!
S’aveva da vedé ’na scrofa cagna
d’istat’e utunno e pprimaver’e inverno,
su cquer zanto cuscino, in zempiterno
a cchiamà li cojjoni a la cuccagna?
Hanno fatto bbenone: armanco adesso
se fotte pe le case a la sordina,
e ccor prossimo tuo come te stesso.
Mo ttutto se pò ffà ccor zu’ riguardo
co cquella ch’er Zignore te distina;
e ar piuppiú cce pò uscí cquarche bbastardo.
Citazione:
Er mercantino a Ccampo-de-fiore
Cosa volévio? una rezzòla fina?
Peppe, cala quel mazzo. A vvoi, fijjola:
eccove cqua un brillante de rezzòla
che ppò pportalla in testa una reggina.
Aibbòo, nnun c’è ccottone, aibbò, sposina:
la mantengo pe ttutta capicciola.
L’ultimo prezzo? Una parola sola;
e a ttanto l’ho vvennute stammatina.
Sentite, o la pijjate o la lassate,
faremo un scudo perché sséte voi.
Bbe’, ppss, vvenite cqua, ccosa me date?
Un quartino! è un pò ppoco, bbella mia.
Nun ze cambia moneta: sta ppiú a nnoi...
Abbasta, nun ve vojjo mannà vvia.
mediaGEO soc. coop.
Via Palestro 95 00185
Roma, Italia
Email: info@mediageo.it
Tel: +39 0662279612
Sito: www.mediageo.it